Gli Sfidanti
Sono i carri armati standard delle due maggiori potenze militari al mondo, quanto di più micidiale sia attualmente in costruzione di massa: da una parte, l'M1A2 Abrams americano, dall'altra il T-90AM russo.
M1A2 Abrams: nonostante le sue varianti base (M1 e M1A1) siano scese in combattimento nelle guerre contro l'Iraq, non ha mai combattuto nella versione M1A2. Designato alla fine degli anni '70 come sostituto dell'M60 Patton, ormai obsoleto, e derivato dal fallimentare progetto americano-tedesco per l'MBT-70, l'M1A2 Abrams è il risultato di vari progressi tecnologici occidentali, tra cui la corazza composita, il motore a turbina ed il cannone, da 105 mm. inglese nella versione base e da 120 mm. tedesco nelle ultime due varianti. Ritenuto il carro armato più forte al mondo secondo gli esperti militari occidentali, l'M1A2 è adottato da diversi Paesi tra cui, oltre all'America, l'Arabia Saudita, l'Australia e l'Egitto.
T-90AM: è l'ultima variante del T-90, derivato a sua volta dalla serie T-72, ma in realtà di origini ben più antiche. Al termine della prima guerra mondiale i russi copiarono i piani di costruzione del carro Vickers con sospensioni Christie, e lo evolsero al BT-2 e di seguito al BT-5 e al BT-7. Con una corazza fortemente inclinata e motore potenziato, il BT-7 divenne l'A-20, prototipo e base di costruzione sulla quale si costruirà il leggendario T-34/76, simbolo dell'Armata Rossa e dell'esercito alleato durante la seconda guerra mondiale. A sua volta il T-34/76, una volta considerato troppo leggero, venne ingrandito e potenziato con una torretta più grossa ed un cannone da 85 mm., mentre la sua versione con uguale torretta ma corazza inspessita venne accantonata ed evoluta nel T-44, costruito in pochi modelli, ma da cui deriverà il T-54/55.
Il T-62 era una versione migliorata, più grossa, con un cannone ad anima liscia, il primo ad essere montato su carro armato, dopodiché il progetto si evolse nel T-64, che inglobando alcune tecniche meccaniche del T-72 diventò il T-80 ed infine il T-90, con quasi novant'anni di storia sulle spalle.
Il T-90AM non è mai stato utilizzato in battaglia, ma durante la guerra in Daghestan un T-90 standard russo ricevette sette colpi di lanciarazzi (non chiaro se RPG-7 o RPG-29) sull'arco frontale, risultando immune a tale arma, mentre in un altro caso un singolo T-90 distrusse tre corazzati georgiani (probabilmente T-72 o BMP-2) in una cittadina.
Il T-90 è utilizzato in tutta la Russia, affiancato dal T-72BM e dal T-80UM-2B, ed è stato esportato anche in India nella versione d'esportazione T-90S e T-90SM, nonchè in Perù e in Venezuela.
L'Arabia Saudita ha pensato di comprarne alcuni per sostituirli all'Abrams (modello M1A1, quindi inferiore all'M1A2) per le maggiori prestazioni al forte sole arabico, ma a causa di motivazioni economiche l'acquisto è stato annullato.
Il T-90AM è munito di corazza reattiva Relikt, la torretta saldata dell'Object 187, contromisure Shtora e sistema di difesa attivo Arena. Possiede il nuovo motore da 1,250 HP, una trasmissione automatica, cingoli migliorati e un nuovo sistema d'arma Kobra-2. Quest'ultimo comprende sia il nuovo cannone 2A82 (o 2A46M-5) con caricatore più resistente ed allungato in modo da permettere il tiro anche con i nuovi APFSDS 3BK29M, un computer balistico più potente, una mitragliatrice auto-comandata e un raggio visivo di 350° circa. Inoltre sono state aggiunte protezioni al retro della torretta e sotto lo scafo, probabilmente uno scudo ellittico in grado di deviare l'esplosione di un IED. Per mancanza di informazioni riguardo agli ultimi tipi di proiettile, il T-90AM spara: il perforante anti-carro 3BM48 "Свинец-2", il 3BK29M a tre testate a carica cava montate in tandem ed il missile 9M119-M Refleks-M.
Il T-62 era una versione migliorata, più grossa, con un cannone ad anima liscia, il primo ad essere montato su carro armato, dopodiché il progetto si evolse nel T-64, che inglobando alcune tecniche meccaniche del T-72 diventò il T-80 ed infine il T-90, con quasi novant'anni di storia sulle spalle.
Il T-90AM non è mai stato utilizzato in battaglia, ma durante la guerra in Daghestan un T-90 standard russo ricevette sette colpi di lanciarazzi (non chiaro se RPG-7 o RPG-29) sull'arco frontale, risultando immune a tale arma, mentre in un altro caso un singolo T-90 distrusse tre corazzati georgiani (probabilmente T-72 o BMP-2) in una cittadina.
Il T-90 è utilizzato in tutta la Russia, affiancato dal T-72BM e dal T-80UM-2B, ed è stato esportato anche in India nella versione d'esportazione T-90S e T-90SM, nonchè in Perù e in Venezuela.
L'Arabia Saudita ha pensato di comprarne alcuni per sostituirli all'Abrams (modello M1A1, quindi inferiore all'M1A2) per le maggiori prestazioni al forte sole arabico, ma a causa di motivazioni economiche l'acquisto è stato annullato.
Modelli e Varianti
L'M1A2 Abrams SEP (System Enhancement Package, ovvero con corazza composita di 3° generazione) è munito di kit per la guerra urbana TUSK (che comprende una mitragliera da 12,7 con scudo in plexiglass, un telefono intercom e corazza ERA lungo le gonne dei cingoli e i fianchi della torretta) e del cannone da 120 mm. L/44 di cui sono dotati i Leopard 2A5 tedeschi. E' disponibile anche una versione L/55 più potente del 20%, che aumenta penetrazione, vita utile della canna e velocità del proiettile, ma non un solo Abrams è stato dotato di quest'arma. Le munizioni sono: il perforante anti-carro M829E4 (non ancora in dotazione), il proiettile M1028 anti-uomo, l'esplosivo M830A1 ed il missile LAHAT israeliano (non in uso negli USA).Il T-90AM è munito di corazza reattiva Relikt, la torretta saldata dell'Object 187, contromisure Shtora e sistema di difesa attivo Arena. Possiede il nuovo motore da 1,250 HP, una trasmissione automatica, cingoli migliorati e un nuovo sistema d'arma Kobra-2. Quest'ultimo comprende sia il nuovo cannone 2A82 (o 2A46M-5) con caricatore più resistente ed allungato in modo da permettere il tiro anche con i nuovi APFSDS 3BK29M, un computer balistico più potente, una mitragliatrice auto-comandata e un raggio visivo di 350° circa. Inoltre sono state aggiunte protezioni al retro della torretta e sotto lo scafo, probabilmente uno scudo ellittico in grado di deviare l'esplosione di un IED. Per mancanza di informazioni riguardo agli ultimi tipi di proiettile, il T-90AM spara: il perforante anti-carro 3BM48 "Свинец-2", il 3BK29M a tre testate a carica cava montate in tandem ed il missile 9M119-M Refleks-M.
Logistica
Peso e Dimensioni
Il T-90AM, per quanto riguarda peso e dimensioni, come da dottrina sovietica, è molto più piccolo di tutti i carri armati occidentali, essendo tuttavia più largo di 20 cm. (3,60 m. per l'americano contro 3,80 del russo), il che lo penalizza (anche se non molto) nell'eventuale carico su treni non adibiti al carico di carri armati.
Per tutti gli altri fattori, il T-90 è più piccolo dell'Abrams, sia in lunghezza (6,80 contro 7,90) che in altezza (2,22 contro 2,89).
Sopratutto il T-90 è più leggero (47,5 tonnellate contro 62,1) del rivale di circa quindici tonnellate.
Vincitore: T-90AM
Vincitore: T-90AM
Trasporto
Via mare, il T-90AM è avvantaggiato rispetto all'M1A2 Abrams sopratutto grazie alla costruzione da parte dei russi dell'hovercraft militare Zubr, capace di trasportare 11 T-90 in completo assetto di guerra anche con mare forza 3, a forza 4 è consigliabile solo 5. Lo Zubr è anche armato per difendersi da eventuali nemici.
L'Abrams, con le sue 61 tonnellate abbondanti, non trova posto sull'hovercraft americano LCAC se non senza munizioni, e comunque con il mare completamente piatto e calmo. Peraltro, una volta in navigazione, l'Abrams deve difendere se stesso e l'LCAC da eventuali nemici con il proprio cannone, rischiando così di finire le munizioni prima di raggiungere terra, a causa dell'eccessivo peso che avrebbe portandone un carico pieno.
L'Abrams è avvantaggiato nel caso di trasporto sui treni grazie allo scafo più stretto e ai cingoli più piccoli, permettendo così anche il trasporto improvvisato su un treno da carico civile.
Via aria, tuttavia, sono pochi gli aerei che possano trasportarlo (uno solo sul C-17 Globemaster oppure cinque in completo assetto da guerra su un C-5 Galaxy) e non è in alcun modo possibile aviolanciarlo a causa dei gravissimi rischi che correrebbe l'equipaggio per un malfunzionamento dei paracadute.
Il T-90AM, al contrario, trova facilmente posto sugli aerei da trasporto (uno solo sull'Il-76, tre sull'An-124 Ruslan e addirittura otto a bordo del An-225 Mriya) ed è, seppur con qualche difficoltà, avio-lanciabile. Anzi, esso costituiva uno degli assi nella manica delle forze paracadutiste russe, alle quali era permesso esser supportate da carri armati da battaglia.
Vincitore: T-90AM
Vincitore: T-90AM
Autonomia
Il raggio d'azione che i carri possono compiere su propri cingoli si attesta sui 470 km. per l'Abrams e 700 per il T-90. Tuttavia bisogna render noto che, mentre il T-90, in ambiente sfavorevole (nel caso della sua prova la giungla malesiana) riesce a compiere 500 km., in Iraq alcuni M1A1 tornavano alla base dopo soli 90 km. percorsi. E' probabile che l'aumento di peso della versione M1A2 abbia ridotto notevolmente questa misura.
Specialmente in territori desertici, il T-90 è avvantaggiato per la velocità con cui può avanzare, a differenza dell'Abrams che dove fermarsi per attendere i rifornimenti al fine di proseguire la guerra. Solo una perfetta organizzazione delle retrovie permetterebbe all'Abrams di proseguire alla stessa velocità di uno squadrone di T-90.
Quest'ultimo è, al contrario, ottimo dal punto di vista del raggio: durante una competizione il T-90A riuscì ad attraversare 3000 km. di giungla in Malesia, ed ingaggiò una simulazione di battaglia nel deserto indiano di Thar con temperature superiori ai 50° celsius.
Nel 1993, un Abrams perse letteralmente un cingolo mentre stava semplicemente passando lungo il dorso di una collina, ad Abu-Dabi.
Sempre in Arabia Saudita, il T-90 "sfidò" un Leopard 2 in un percorso di 1400 km. nel deserto, in condizioni estreme. Solo il T-90 riuscì a percorrere tutto il tragitto senza incidenti, e con ancora buona parte della tannica di carburante piena.
Nell'Aprile del 2013 venne indetto un concorso in Venezuela per determinare quale carro fosse più adatto a sostituire gli ormai obsoleti AMX-30 francesi: nella competizione parteciparono il Leopard 2A5 spagnolo, il 2A6 tedesco, il T-64BM ed il T-84UM ucraini, l'americano Abrams M1A1 ed il russo T-90S (versione per l'esportazione). Solo gli ultimi tre carri rimasero in competizione al seguito del concorso.
Vincitore: T-90AM
Il 26 Febbraio del 1991, durante la Guerra del Golfo, ben due Abrams vennero attaccati, erroneamente, da elicotteri d'assalto/anticarro AH-64 Apache, che colpirono ripetutamente i carri con missili Hellfire, immobilizzandoli. Certo, gli Abrams furono danneggiati, ma non morì un solo membro degli equipaggi.
Durante la battaglia di Baghdad, un Abrams fu colpito da un cannone senza rinculo, alcune granate alla termite e diverse raffiche calibro .50. Completamente immboilizzato venne colpito da un Abrams alleato per non lasciarlo in mano ai nemici, che gli sparò un colpo HEAT (danneggiandolo gravemente ma senza farlo esplodere). In seguito, due elicotteri lanciarono su di esso un Maverick e due Hellfire, danneggiandolo assai poco.
Dato che soltanto ultimamente la Russia sta raggiungendo la supremazia aerea, è normale che il T-90 sia stato progettato con la particolare attenzione dagli attacchi dall'alto: una pasta ad assorbimento delle onde radio rende il carro armato un difficile bersaglio per i missili radio-guidati, ed il carro sovietico dispone anche di una serie di apparecchiature e contromisure create all'occorrenza, di cui parleremo più tardi. Inoltre il T-90AM è dotato del moderno apparato stealth Nakidka, che permette di risultare quasi completamente invisibile alla maggior parte dei missili aria-terra.
Vincitore: Parità
Questo è un vantaggio non indifferente, che permette ai carri russi di essere indipendenti dai veicoli getta-ponte, nonché la comparsa di un carro armato da 47 tonnellate da un canale può destare non poca paura nei soldati avversari.
Vincitore: T-90AM
Sebbene dovuta anche a problemi di costi e costruzione, la "scarsezza" di qualità del cannone russo è anche dovuta alla sua capacità di poter essere sostituito sul campo nel giro di un'ora, cosa impossibile per un Abrams.
Vincitore: Parità
Inoltre, sembra che il T-90 sia molto più pratico e facile da guidare rispetto ad un Abrams: ad un concorso in Perù per sostituire gli ormai decrepiti T-55, il 19 Settembre 2013, parteciparono un T-90 ed un Leopard 2.
Un pilota di T-55 riuscì a pilotare perfettamente un T-90S dopo soli 5 minuti di istruzioni al riguardo, e tenne il passo ad un Leopard pilotato da un esperto pilota.
Vincitore: T-90AM
Vi sono circa 1.700 T-90 nel mondo, e più o meno 9.000 Abrams, di cui solo la metà sono carri da combattimento.
Vincitore: T-90AM
Quest'ultimo è, al contrario, ottimo dal punto di vista del raggio: durante una competizione il T-90A riuscì ad attraversare 3000 km. di giungla in Malesia, ed ingaggiò una simulazione di battaglia nel deserto indiano di Thar con temperature superiori ai 50° celsius.
Nel 1993, un Abrams perse letteralmente un cingolo mentre stava semplicemente passando lungo il dorso di una collina, ad Abu-Dabi.
Sempre in Arabia Saudita, il T-90 "sfidò" un Leopard 2 in un percorso di 1400 km. nel deserto, in condizioni estreme. Solo il T-90 riuscì a percorrere tutto il tragitto senza incidenti, e con ancora buona parte della tannica di carburante piena.
Nell'Aprile del 2013 venne indetto un concorso in Venezuela per determinare quale carro fosse più adatto a sostituire gli ormai obsoleti AMX-30 francesi: nella competizione parteciparono il Leopard 2A5 spagnolo, il 2A6 tedesco, il T-64BM ed il T-84UM ucraini, l'americano Abrams M1A1 ed il russo T-90S (versione per l'esportazione). Solo gli ultimi tre carri rimasero in competizione al seguito del concorso.
Vincitore: T-90AM
Pericolo dall'Alto
L'M1A2 Abrams è vulnerabile dagli attacchi aria-terra, sia per il fatto che la dottrina americana bellica prevede la supremazia aerea, sia perché il carro è semplicemente troppo grosso e "caldo" per scampare a missili aria-terra lanciati dagli elicotteri. La potente turbina da 1500 HP lo rnede un facile bersaglio per qualsiasi aereo da attacco al suolo. Tuttavia, la spessa corazza dell'Abrmas lo rende un bersaglio grosso ma difficile da distruggere anche per angeli della morte più abili, come gli elicotteri.Il 26 Febbraio del 1991, durante la Guerra del Golfo, ben due Abrams vennero attaccati, erroneamente, da elicotteri d'assalto/anticarro AH-64 Apache, che colpirono ripetutamente i carri con missili Hellfire, immobilizzandoli. Certo, gli Abrams furono danneggiati, ma non morì un solo membro degli equipaggi.
Durante la battaglia di Baghdad, un Abrams fu colpito da un cannone senza rinculo, alcune granate alla termite e diverse raffiche calibro .50. Completamente immboilizzato venne colpito da un Abrams alleato per non lasciarlo in mano ai nemici, che gli sparò un colpo HEAT (danneggiandolo gravemente ma senza farlo esplodere). In seguito, due elicotteri lanciarono su di esso un Maverick e due Hellfire, danneggiandolo assai poco.
Dato che soltanto ultimamente la Russia sta raggiungendo la supremazia aerea, è normale che il T-90 sia stato progettato con la particolare attenzione dagli attacchi dall'alto: una pasta ad assorbimento delle onde radio rende il carro armato un difficile bersaglio per i missili radio-guidati, ed il carro sovietico dispone anche di una serie di apparecchiature e contromisure create all'occorrenza, di cui parleremo più tardi. Inoltre il T-90AM è dotato del moderno apparato stealth Nakidka, che permette di risultare quasi completamente invisibile alla maggior parte dei missili aria-terra.
Vincitore: Parità
Capacità Anfibie
Il T-90 può viaggiare cinque metri sott'acqua, grazie allo scafo stagno ed al basso baricentro, mentre l'Abrams può al massimo guadare un fiume finché l'altezza dell'acqua non raggiunge la torretta (2 metri). A quel punto conviene fermarsi e non viaggiare oltre.Questo è un vantaggio non indifferente, che permette ai carri russi di essere indipendenti dai veicoli getta-ponte, nonché la comparsa di un carro armato da 47 tonnellate da un canale può destare non poca paura nei soldati avversari.
Vincitore: T-90AM
Longevità del Cannone
Il cannone dell'Abrams ha una vita utile maggiore di quella del T-90, potendo sopportare pressioni di circa 7100 bar. contro le 6500 del cannone 2A46M originario del veicolo russo. Sebbene le ultime versioni montino un cannone aggiornato, le pressioni massime devono comunque attestarsi attorno ai 6900-7000 bar. Ciò non significa, tuttavia, prestazioni migliori, dato che un colpo causa circa 5000 bar. di pressione, quanto più questo si riflette in una vita utile più lunga ed un peso maggiore per il cannone del carro americano (3,375 kg.), contro le 2,500 del cannone russo.Sebbene dovuta anche a problemi di costi e costruzione, la "scarsezza" di qualità del cannone russo è anche dovuta alla sua capacità di poter essere sostituito sul campo nel giro di un'ora, cosa impossibile per un Abrams.
Vincitore: Parità
Equipaggio
Gli uomini a bordo del T-90, grazie al caricatore automatico, sono tre, mentre su un Abrams quattro: questo rende l'addestramento meno costoso per l'esercito russo che non deve più istruire i caricatori, e abbassa il rischio di feriti e caduti in battaglia del 25%, non essendoci un quarto uomo. Peraltro la mansione del caricatore è la più pericolosa per un membro dell'equipaggio, poiché è a continuo contatto con le munizioni (altamente esplosive) del cannone.Inoltre, sembra che il T-90 sia molto più pratico e facile da guidare rispetto ad un Abrams: ad un concorso in Perù per sostituire gli ormai decrepiti T-55, il 19 Settembre 2013, parteciparono un T-90 ed un Leopard 2.
Un pilota di T-55 riuscì a pilotare perfettamente un T-90S dopo soli 5 minuti di istruzioni al riguardo, e tenne il passo ad un Leopard pilotato da un esperto pilota.
Vincitore: T-90AM
Costo ed Unità
Un T-90AM costa 4.25 milioni di dollari, un Abrams quasi il doppio con 8.58 milioni, sopratutto dovuti al motore a turbina e alla corazza all'uranio impoverito.Vi sono circa 1.700 T-90 nel mondo, e più o meno 9.000 Abrams, di cui solo la metà sono carri da combattimento.
Vincitore: T-90AM
Modernizzazione
E' difficile prevedere come Stati Uniti e Russia procederanno con la modernizzazione e lo sviluppo delle loro forze corazzate: gli Stati Uniti, impiegati sempre più in scontri a bassa intensità hanno dato il via ad un programma di "alleggerimento" dell'Abrams che dovrebbe portare all'M1A3, munito, se si crede a quanto professato sul web, di un cannone più corto e leggero, di una corazza reattiva, un caricatore automatico e di tutto l'equipaggio in torretta, così che sia più al sicuro dagli IED.
I russi marciano da tutt'altra parte, abbandonando per sempre (si crede) la piattaforma del T-72/T-90 in favore di un nuovo veicolo di quarta generazione, il T-99 Armata, pensato più per conflitti ad alta intensità che per quelli a bassa: in effetti i russi non hanno mai affrontato (se non si considera l'Afghanistan) conflitti contro milizia anziché eserciti regolari (anche in Cecenia c'erano carri armati nemici e forze "regolari"): torretta priva d'equipaggio, posto nello scafo (e quindi una miglior abilità "hull-down"), cannone più pesante e potente, corazza composita di quarta generazione e un nuovo modello di corazza reattiva Relikt, efficace anche contro i più potenti missili anticarro.
L'Abrams, rispetto al T-90, ha una vita più breve e le opzioni di ammodernamento sono più un "ritorno alle origini" per migliori prestazioni contro la fanteria nemica a scapito delle prestazioni controcarro.
Vincitore: Parità
Vincitore: Parità
Armamento
Armamento e Munizioni
Il T-90AM è armato del cannone ad anima liscia 2A46M-5 calibro 125 lungo 52 calibri (6.50 m.), dove la "M" del nome indica un ammodernamento.
Anche l'Abrams possiede un cannone simile, ovvero un M256 L/44 da 120 mm., lungo 5.28 m. e modificato rispetto all'originale Rheinmetall L/44 nella resistenza teorica. Come il cannone del T-90AM è ad anima liscia.
Riguardo alle munizioni scelte per i due carri armati, ci sono state delle difficoltà, per cui l'M1A2 è avvantaggiato: infatti il velo della Guerra Fredda non è calato nel campo degli armamenti e poco o nulla si sa sulle munizioni sovietiche.
Pertanto il T-90 utilizzerà quattro tipi di munizioni, per ora le ultime conosciute:
- il perforante 3BM48 Свинец-2 (APFSDS-T, cioè perfora corazze, stabilizzato ad alette, ad abbandono involucro, in tungsteno)
- l'esplosivo 3BK29M (HEAT-FS, cioè anti-carro ad alto potenziale esplosivo, stabilizzato ad alette)
- l'antiuomo 3OF26 (HE-FRAG-FS, cioè ad alto esplosivo, a frammentazione e stabilizzato ad alette)
- il missile 9K119M Reflex-M conosciuto anche come AT-11 Sniper dagli americani (ATGM, cioè missile guidato anti-carro)
Con l'Abrams (anche perché adotta un cannone più corto di più di un metro rispetto al T-90) abbiamo utilizzato munizioni che non sono mai state utilizzate in combattimento, ne si pensa verranno prese rapidamente in adozione:
- il perforante M829E4 (APFSDS-DU, cioè perfora corazze, stabilizzato ad alette, ad abbandono involucro, in uranio impoverito) ancora in fase di sviluppo
- l'antiuomo M1208 (HE-FRAG-FS)
- l'esplosivo M830A1 (HEAT-FS)
- il missile LAHAT (ATGM) il cui utilizzo è limitato in Israele
Armi Secondarie e Munizioni
Il T-90AM è dotato, per armi secondarie, di una mitragliatrice pesante Kord (12,7x108 mm.) sulla sommità della torretta montata su uno speciale supporto telecomandato per il controllo remoto, che permette all'equipaggio del T-90 di non doversi esporre per utilizzare la mitragliatrice.
La Kord possiede 300 colpi, ha un rateo di fuoco di circa 800 proiettili al minuto ed un raggio utile di 2 km.;
L'altra mitragliatrice del T-90 è una PKMT calibro 7,62x54 mm., che spara grazie a nastri da 250 colpi, ma ne 7000 in totale.
L'M1A2 Abrams dopo gli insuccessi nelle operazioni urbane, è stato modificato con l'adozione del kit TUSK: vi sarebbe anche il kit (sempre per la guerriglia urbana - CROWS che aggiungeva al già pesante armamento secondario una torretta telecomandate munita di M2HB (calibro .50, pesante), M240 (calibro .308, media) o M249 (calibro .223, leggera), ma a tale add-on fu preferito il TUSK, che aggiungeva una corazza reattiva a quella composita del carro - e sopratutto era più economico.
L'M1 Abrams originario è armato di tre mitragliatrici: una M2HB (12,7x99 mm.) sul cielo della torretta e due M240 (7,62x51 mm.) medie, l'una coassiale al cannone e l'altra vicino alla M2HB.
Il kit di sopravvivenza TUSK aggiunge all'Abrams, nella versione M1A2 SEP, un'altra M240 coassiale al cannone ed uno scudo di plexiglas antiproiettile all'M2HB per proteggere il mitragliere, dopo che molti americani sono morti a causa dei cecchini, in Iraq ed in Afghanistan.
In definitiva, l'M1A2 Abrams stravince contro il T-90AM per quanto riguarda la lotta urbana, possedendo un volume di fuoco doppio rispetto al corazzato sovietico.
D'altra parte le poche armi del T-90AM sono nettamente migliori di quelle dell'Abrams: PKMT e Kord utilizzano calibri più grossi, con una maggior velocità, potenza e gittata, e son mitragliatrici ben più resistenti.
Inoltre il T-90AM possiede un supporto per la Kord che permette il fuoco dall'interno del carro, un vero e proprio deterrente alle imboscate che hanno portato alla morte decine di carristi di tutto il mondo.
Vincitore: M1A2 Abrams
La Kord possiede 300 colpi, ha un rateo di fuoco di circa 800 proiettili al minuto ed un raggio utile di 2 km.;
L'altra mitragliatrice del T-90 è una PKMT calibro 7,62x54 mm., che spara grazie a nastri da 250 colpi, ma ne 7000 in totale.
L'M1A2 Abrams dopo gli insuccessi nelle operazioni urbane, è stato modificato con l'adozione del kit TUSK: vi sarebbe anche il kit (sempre per la guerriglia urbana - CROWS che aggiungeva al già pesante armamento secondario una torretta telecomandate munita di M2HB (calibro .50, pesante), M240 (calibro .308, media) o M249 (calibro .223, leggera), ma a tale add-on fu preferito il TUSK, che aggiungeva una corazza reattiva a quella composita del carro - e sopratutto era più economico.
L'M1 Abrams originario è armato di tre mitragliatrici: una M2HB (12,7x99 mm.) sul cielo della torretta e due M240 (7,62x51 mm.) medie, l'una coassiale al cannone e l'altra vicino alla M2HB.
Il kit di sopravvivenza TUSK aggiunge all'Abrams, nella versione M1A2 SEP, un'altra M240 coassiale al cannone ed uno scudo di plexiglas antiproiettile all'M2HB per proteggere il mitragliere, dopo che molti americani sono morti a causa dei cecchini, in Iraq ed in Afghanistan.
In definitiva, l'M1A2 Abrams stravince contro il T-90AM per quanto riguarda la lotta urbana, possedendo un volume di fuoco doppio rispetto al corazzato sovietico.
D'altra parte le poche armi del T-90AM sono nettamente migliori di quelle dell'Abrams: PKMT e Kord utilizzano calibri più grossi, con una maggior velocità, potenza e gittata, e son mitragliatrici ben più resistenti.
Inoltre il T-90AM possiede un supporto per la Kord che permette il fuoco dall'interno del carro, un vero e proprio deterrente alle imboscate che hanno portato alla morte decine di carristi di tutto il mondo.
Vincitore: M1A2 Abrams
Cadenza di Fuoco
L'M1A2 Abrams SEP ha quattro uomini d'equipaggio, uno in più del T-90AM: il ruolo del carrista in più è quello di caricatore ed a lui spetta il compito di ricaricare l'arma principale dell'M1A2 Abrams con uno dei sui 42 proiettili, tutti stivati in torretta e pronti all'uso. Un caricatore esperto vi può mettere 3 secondi, ma la media si aggira attorno agli 8-13 secondi, a seconda della forza fisica e del suo addestramento.
Il T-90AM ovvia queste incognite con l'adozione di un caricatore automatico, un meccanismo idraulico ad alta precisione che introduce uno alla volta tutti i 22 colpi di pronto impiego presenti sul T-90AM.
Tale meccanismo, standard sovietico sin dal T-64, ha due problemi principali: il primo è l'affidabilità. Nonostante il meccanismo sia stato perfezionato negli anni, al suo minimo guasto il carro armato è semplicemente inutile. Il secondo problema è nelle munizioni: solo 22 su 42 colpi sono a pronto impiego, poi bisogna fermarsi e ricaricare "la giostra" - o il caricatore - del cannone, per poter continuare a sparare.
Il caricatore impiega dai 5 agli 8 secondi per ricaricare.
Il bossolo della cartuccia è completamente combustibile, e viene espulsa dal caricatore al momento dello sparo.
Il T-90AM è decisamente avvantaggiato rispetto all'Abrams in questo campo: un meccanismo automatico ricarica il cannone in un massimo di 8 secondi anche se il carro sta percorrendo un terreno accidentato in tutti i suoi 72 km./h. di velocità. Non si può dire la stessa cosa del carro americano, il cui caricatore umano è semplicemente impossibilitato a ricaricare il cannone ad alte velocità.
Il caricatore automatico può essere inaffidabile, è vero, ma d'altro canto i guasti meccanici sono sempre più rari, grazie alla semplificazione degli ingranaggi, mentre per quanto concerne i danni subiti da un proiettile nemico, anche un caricatore umano può morire e tra la morte di una macchina e quella di un essere vivente suppongo non vi sia molta similitudine.
Vincitore: T-90AM
Vincitore: T-90AM
Brandeggio
L'immagine sopra riportata è la semplificazione estrema del concetto di guerra corazzata denominato hull-down, ovvero quando il carro ha lo scafo nascosto, riparato dal terreno, e la torretta scoperta, in modo che il veicolo possa sparare esponendosi relativamente poco.
Questo è maggiormente importante nella guerra in collina, dove l'inclinazione di un carro che sale un crinale, o quella di un altro carro che è in cima al crinale ed è avvistato dal basso, rende particolarmente esposta la pancia del corazzato: tale zona, porzione inferiore nello scafo frontale del carro armato, è particolarmente poco corazzata, in quanto è generalmente non visibile in un normale campo di battaglia.
Per ovviare questo problema, un carro che risalisse il crinale più riesce ad inclinare il cannone verso il basso, più ha possibilità di poter sparare oltre la cresta del crinale rimanendo poco esposto.
L'Abrams, con una depressione del cannone di -10° è largamente avvantaggiato sul T-90AM, che al contrario ha una depressione del cannone di soli -5°.
Vincitore: M1A2 Abrams
Vincitore: M1A2 Abrams
Potenza di Fuoco
Il cannone 2A46M-5 del T-90AM è soggetto di discussioni sulla sua reale potenza, sopratutto dopo che in Iraq i proiettili da 125 mm. iracheni rimbalzavano sugli Abrams americani anche a distanze non troppo ravvicinate.
Tuttavia gli strumenti utilizzati dai soldati iracheni erano in disuso, in Russia, già dal 1973 ed erano stati forniti in surplus dai sovietici agli iracheni di Saddam quando erano in guerra con l'Iran post-rivoluzione.
Una migliore dimostrazione di potenza di fuoco è stata dimostrata in Cecenia ed in Daghestan, dove era raro che un T-80 o un T-90 vedesse il proprio bersaglio sopravvivere al primo colpo.
Una migliore dimostrazione di potenza di fuoco è stata dimostrata in Cecenia ed in Daghestan, dove era raro che un T-80 o un T-90 vedesse il proprio bersaglio sopravvivere al primo colpo.
Alcuni detrattori mossero diverse critiche al T-90 per quanto riguardava la giostra delle munizioni, che impediva ai carristi di utilizzare APFSDS più lunghi - e quindi più potenti.
Ma questo problema è stato rapidamente risolto nella versione T-90A che utilizza un caricatore a forcella.
Il 2A46M-5 del T-90AM è un cannone da 52 calibri lungo 6,38 metri con un calibro di 125 mm. ed un peso di 2,4 tonnellate.
I miglioramenti del cannone risiedono in un lavoro di maggior qualità, che aumenta la precisione e la gittata del 20% e diminuiscono la dispersione di 1,7 volte.
Invece il cannone M256 dell'Abrams è stato ricoperto solo di allori, spesso confuso con il cannone tedesco Rheinmetall 120 o nella versione dello stesso lunga 55 calibri, cioè un quinto in più.
In realtà l'M256 è più grezzo del cannone tedesco a cui i costruttori si sono ispirati per un sistema di attenuazione del rinculo tramite grosse molle (espediente utilizzato anche sui Tiger II tedeschi della seconda guerra mondiale), ma compensa alla mancanza di un sistema idraulico con una maggior qualità generale nei materiali del cannone.
L'M256 è un cannone da 44 calibri lungo 5,28 metri con un calibro di 120 mm. ed un peso di 3,317 tonnellate. La versione montata sugli Abrams è la medesima dal 1985.
Ma questo problema è stato rapidamente risolto nella versione T-90A che utilizza un caricatore a forcella.
Il 2A46M-5 del T-90AM è un cannone da 52 calibri lungo 6,38 metri con un calibro di 125 mm. ed un peso di 2,4 tonnellate.
I miglioramenti del cannone risiedono in un lavoro di maggior qualità, che aumenta la precisione e la gittata del 20% e diminuiscono la dispersione di 1,7 volte.
Invece il cannone M256 dell'Abrams è stato ricoperto solo di allori, spesso confuso con il cannone tedesco Rheinmetall 120 o nella versione dello stesso lunga 55 calibri, cioè un quinto in più.
In realtà l'M256 è più grezzo del cannone tedesco a cui i costruttori si sono ispirati per un sistema di attenuazione del rinculo tramite grosse molle (espediente utilizzato anche sui Tiger II tedeschi della seconda guerra mondiale), ma compensa alla mancanza di un sistema idraulico con una maggior qualità generale nei materiali del cannone.
L'M256 è un cannone da 44 calibri lungo 5,28 metri con un calibro di 120 mm. ed un peso di 3,317 tonnellate. La versione montata sugli Abrams è la medesima dal 1985.
3BM48 Svinets-2 vs M829E4
Munizione
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Tipo
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Efficacia
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Vincitore
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T-90AM: 3BM48 Свинец-2
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APFSDS-T
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Penetrazione
a 2000 metri: 800 mm. a 0°;
Energia: 9.1 MJ
Raggio
Massimo: 4,5 km.
Velocità:
1,700 m./s.
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T-90AM:
il 3BM48 Svinets-2 offre maggior
penetrazione a distanze uguali, sebbene, diversamente dall’M829A3, la
penetrazione diminuisca a seconda dell’inclinazione della corazza.
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M1A2 Abrams: M829E4
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APFSDS-DU
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Penetrazione
a 2000 metri: 570 mm. a 0°; 670 mm. a 60°;
Energia:
9.2 MJ
Raggio Massimo:
4,1 km.
Velocità:
1,555 m./s.
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M830A1 vs 3BK29M
Munizione
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Tipo
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Efficacia
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Vincitore
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T-90AM: 3BK29M
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HEAT-FS
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Tipo:
Tripla Testata Cava
Penetrazione:
800 mm. a qualsiasi distanza
Velocità: 915 m./s.
Raggio: 3,000 m.
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Stallo:
l’Abrams possiede una migliore
capacità anti-bunker per dispersione dell’esplosione e raggio, nonché velocità
del proiettile, mentre il T-90AM possiede un HEAT con maggiori capacità
anticarro a scapito di una minor gittata e velocità;
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M1A2 Abrams: M830A1
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HEAT-FS
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Tipo:
Carica Cava
Penetrazione:
260 mm. a qualunque distanza
Velocità:
1,440 m./s.
Raggio:
4,000 m.
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3OF26 vs M1208
Munizione
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Tipo
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Efficacia
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Vincitore
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T-90AM: 3OF26
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HE-FRAG-FS
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Contiene 1,098 palle di tungsteno
da 8 pollici (9.5 mm) sparate come una rosata ad un raggio di 600 metri
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M1A2
Abrams: nonostante il proiettile 3OF26 russo
possa essere sparato fino a 4000 metri di distanza, è poco pratico contro la
fanteria a brevi distanze, mentre l’M1208 funziona come un gigantesco fucile
a pompa, teoricamente meno potente ma più pratico.
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M1A2 Abrams: M1208
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HE-FRAG-FS
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Proiettile esplosivo che viaggia con una velocità
di 850 m./s. e libera 2,000 frammenti letali entro i 200 metri
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LAHAT vs 9K119M Refleks-M
Munizione
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Tipo
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Efficacia
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Vincitore
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T-90AM: 9K119M Refleks-M
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ATGM
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Sistema di guida laser attiva
Gittata:
5,000 m.
Velocità:
284 m./s.
Penetrazione:
900 mm. (inclusa l’ERA)
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T-90AM:
entrambi i proiettili hanno una velocità media simile (leggermente superiore
è quella del LAHAT), ed il missile israeliano ha una maggiore gittata, ma
solo a 5,000 metri è garantita la precisione del colpo, che peraltro è a
guida laser semi-attiva, quindi molto vulnerabile allo jamming
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M1A2 Abrams: LAHAT
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ATGM
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Sistema di guida laser semi-attiva
Gittata:
8,000 m.
Velocità:
285 m./s.
Penetrazione:
800 mm. (inclusa l’ERA)
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Capacità Antiaeree
Il T-90AM può sparare il proprio ATGM contro elicotteri a bassa quota o aerei d'attacco al suolo, come l'Apache o il Warthog (terrore dei carristi per oltre mezzo secolo), mentre le sue mitragliatrici sono molto più potenti di quelle americane, permettendo l'abbattimento di velivoli nemici più facilmente, anche grazie alla torretta automatica calibro .50.
Come se ciò non bastasse, il T-90AM può far detonare le sue munizioni esplosive in aria (quindi sia sopra la testa dei nemici con le munizioni HE-FRAG, sia contro aeromobili a distanza di fino 3000 metri, mentre l'APFSDS può raggiungere qualsiasi caccia esistente al mondo, a qualsiasi velocità esso vada.
Di contro il T-90AM ha una peggior elevazione del cannone rispetto all'Abrams.
L'Abrams, al contrario, non possiede munizioni antiaeree, se non il proiettile anti-uomo M1208 (efficace però solo entro i 600 metri), dato che il LAHAT è solamente superficie-terra.
Riguardo alle contromisure, l'Abrams possiede un ottimo jammer contro i proiettili filo-guidati, ma nessuno per i laser-guidati, mentre il T-90AM annovera lo Shtora, un'apparecchio in grado di "bruciare" la testata laser-sensibile dei missili in arrivo, nonché quella dei missili filo-guidati. Il problema dello Shtora è la sua grandezza: infatti esso è potente perché i suoi proiettori sono due ed entrambi molto grandi, quindi vulnerabili al fuoco di armi leggere. Ma poco è sempre meglio che niente.
Per tutti i missili che viaggiano fino a 700 m./s. il sistema difensivo attivo Arena manda contro una carica esplosiva il grado di far detonare la minaccia entro i 50 m. dal carro armato, con un tempo di reazione massimo di 0.5 secondi: durante la guerra in Afghanistan il sistema analogo (ma più rozzo) Drodz aumentò la sopravvivenza dei T-55 del 90%, mentre l'Arena del 98% contro i missili del tipo AGM-114 Hellfire.
Sia l'Abrams che il T-90 sono dotati - o possono esserlo con facilità - di spie laser-sensibili, che avvisano l'equipaggio dei carri quando essi sono agganciati dai laser di missili nemici. L'M1A2 ne possiede due, il T-90AM ben quattro.
Il Nakidka è uno speciale componente nella difesa RAM del T-90, che lo rende difficile da agganciare per i missili aria-terra: si tratta di un travestimento che rende 2-3 volte più piccolo il carro agli occhi di missili infrarossi, termici o laser, nonché radar-guidati. Può essere utilizzato senza nessuno speciale equipaggiamento e pesa meno di 2 kg. per metro quadrato. L'Abrams non ha nulla di tutto ciò.
Entrambi i carri armati sono vulnerabili alle granate autoforgianti, seppur l'Abrams possieda un tettuccio superiore più corazzato rispetto alla tuttavia più piccola torretta del T-90AM.
Vincitore: T-90AM
Vincitore: T-90AM
Capacità di Combattimento Urbano
In ambente urano teoricamente il grosso ed ingombrante Abrams dovrebbe essere una facile preda, ed infatti così fu durante gli scontri successivi alla caduta di Saddam Hussein in Iraq e durante l'occupazione militare dell'Afghanistan.
E questi insuccessi tattici resero indispensabile l'adozione del kit di guerriglia urbana TUSK, che aggiunge una corazza reattiva (piuttosto rozza, sopratutto rispetto a quella del T-90AM), una mitragliatrice calibro .50 coassiale al cannone ed uno scudo in plexiglass antiproiettile per il mitragliere.
L'equipaggio del carro armato statunitense è così in grado di fornire un formidabile fuoco leggero, grazie alle quattro mitragliatrici, e, all'occorrenza, le testate cannister del cannone da 120 mm. possono ripulire aree molto vaste dalla presenza di fanti nemici, seppur a distanza limitata.
Il T-90AM è leggermente avvantaggiato per quanto riguarda la mitragliatrice pesante telecomandata, tuttavia le sole due mitragliatrici possono risultare troppo poche per difendere simultaneamente i cinque lati di un carro armato. Il cannone del T-90AM è anche più lungo di quasi un metro rispetto a quello dell'Abrams, e pertanto la sua rotazione all'interno di strade piccole o tra due palazzi può risultare quasi impossibile.
Vincitore: M1A2 Abrams
Vincitore: M1A2 Abrams
Complimenti, bell'articolo! Lo trovo completo e realistico.
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